News175 Jahre UZHAgendaVeranstaltungenFakultätstageAusstellungenBlog

philosophische fakultät

 

fortinivaldossola

Franco Fortini, Sere in Valdossola, Venezia, Marsilio, 1985.

La guerra a Milano

Dattiloscritto "La guerra a Milano"

Scheda a cura di Alessandro La Monica
Descrizione del dattiloscritto a cura di Lisa Mangili

La guerra a Milano è una versione inedita del capitolo omonimo de Le sere in Valdossola pubblicato da Mondadori nel 1963. Ecco come lo descrive A. La Monica in un articolo in corso di stampa: «Il testo, per contenuto, struttura e forma stilistica, si presenta ad un primo esame notevolmente diverso rispetto alla lezione del 1963, ben al di là di quanto le precisazioni dell’autore ci farebbero supporre; scrive infatti Fortini nella prefazione alle Sere in Valdossola: “Ho cercato di resistere alla tentazione di riscrivere o di aggiungere e mi son limitato a qualche, d’altronde insufficiente, correzione formale. Ho messo in chiaro quasi tutti i nomi che allora per prudenza avevo alterati. Ho tolto certe pagine che si inserivano qua e là, corsivi descrittivi della nostra condizione di allora o di meditazione dell’accaduto”. Il dattiloscritto, costituito da 138 carte, non si presenta strutturato secondo la sequenza cronologico- diaristica offertaci nelle Sere in Valdossola, ma si snoda attraverso dodici sezioni contraddistinte da titoli tematici. I cinque corsivi che sono stati poi espunti (tre centrali, due a cornice) fungevano da commento attualizzante; particolarmente significativo l’ultimo, che conclude l’opera [...] Ma i tagli interessano anche le altre parti del testo, quelle diegetiche, le quali subiscono rispetto alla versione dattiloscritta, un processo di condensazione, dislocazione disingole parti e revisione stilistica.Parti del testo Fortini riuscì comunque a pubblicare a puntate, dopo ulteriori modifiche, in «Libera stampa», il quotidiano del Partito socialista ticinese, dal 23 febbraio al 6 aprile 1945, e ne «l’Avanti!» nel 1953».singole parti e revisione stilistica.Parti del testo Fortini riuscì comunque a pubblicare a puntate, dopo ulteriori modifiche, in «Libera stampa», il quotidiano del Partito socialista ticinese, dal 23 febbraio al 6 aprile 1945, e ne «l’Avanti!» nel 1953».

Il documento si compone di 138 carte (copertina inclusa) che raccolgono una sorta di diario di guerra. Si tratta di un dattiloscritto postillato, redatto con una macchina da scrivere ad inchiostro nero. La lingua di scrittura è l’italiano, ma nel testo si trovano diverse parole (soprannomi, titoli di riviste, giornali, libri principalmente) in altre lingue (francese, tedesco, inglese). Le carte sono tutte scritte sul recto e hanno tutte lo stesso formato A4 (295x240mm). I fogli hanno un colore bianco opaco e provengono da tre blocchi diversi, nello specifico: ALBIS P.S.Z. EXTRA STRONG, carta velina e un blocco ignoto. Per quanto riguarda le correzioni sono state usate almeno due penne diverse, un pennarellino ad inchiostro rosso (prevalente) ed uno ad inchiostro nero solo su alcune pagine, nello specifico da p. 67 a p. 71; in alcune pagine (pp. 3, 7, 15, 44) si trovano correzioni a matita.