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philosophische fakultät

Emil Oprecht

oprecht

Lettera ai censori
(Oprecht 12.7, cfr. descrizione 6)

Fondo Oprecht 12.7

La guerra a Milano

Scheda a cura diCamilla Bernadasci e Sarah Heim

I sette documenti che concernono il manoscritto di Fortini La guerra a Milano testimoniano la corrispondenza tra la casa editrice di Emil Oprecht (Europa Verlag Zürich) e l’Abteilung für Presse und Funkspruch im Armeestab. Le carte sono state trasmesse in un lasso di tempo compreso tra l’8 e il 31 agosto 1944.

È la casa editrice Oprecht a iniziare la corrispondenza: l’8 agosto 1944 invia alla sezione per la stampa dell’esercito due esemplari manoscritti de La guerra a Milano e richiede l’autorizzazione per poter stampare il testo in Svizzera. Il giorno seguente il signor Lang, persona di riferimento per la sezione del controllo della stampa, conferma alla casa editrice di aver ricevuto i manoscritti e deduce che l’autore del testo sia un militare italiano internato. Per questo chiede alla casa editrice Oprecht se la stampa del manoscritto sia autorizzata dalla Eidgenössische Fremdenpolizei (polizia federale degli stranieri).

Il 15 agosto l’Europa Verlag risponde che il manoscritto di Fortini è giunto a loro tramite il signor Silone, che in quel periodo si trovava in Svizzera. Per quel che la casa editrice sa dell’autore del manoscritto, egli non si trova più in Svizzera, ma promette di cercare informazioni sulla posizione di Fortini presso Silone. Se Fortini si trovasse ancora in Svizzera, la casa editrice si informerà presso l’ufficio stranieri se il manoscritto possa venir pubblicato.

In una carta datata 17 agosto 1944 la sezione per la stampa dell’esercito richiede ancora informazioni sull’autore del manoscritto e ripete che potrebbe trattarsi di un ufficiale italiano internato. In tal caso, ribadisce che dovrebbe venir contattato l’ufficio stranieri. Il 22 agosto la casa editrice di Oprecht risponde in modo dettagliato alle domande del signor Lang (cfr. trascrizione del testo, documento 6): l’autore del manoscritto Franco Lattes e si trova attualmente nel campo di lavoro di Birmensdorf. È quindi attestato che nell’agosto del 1944 Franco Fortini si trovava in Svizzera.

Oprecht riferisce di aver pregato Lattes di presentare domanda all’ufficio stranieri per poter pubblicare il manoscritto. La casa editrice stessa ha mandato un manoscritto all’ufficio stranieri, che si metterà poi in contatto con la sezione della stampa dell’esercito. Oprecht sarebbe grato al signor Lang, se potesse consigliare all’ufficio stranieri di dare il permesso per la stampa del manoscritto.

In un’ultima carta datata 31 agosto 1944, Lang rimanda alla casa editrice il manoscritto più volte richiesto de La guerra a Milano e comunica di essere ancora in attesa del referto del secondo esperto. Assicura anche che in seguito farà avere il manoscritto all’ufficio stranieri. 

Descrizione dei materiali

NB: la numerazione progressiva dei documenti associata alle descrizioni non corrisponde a segnature interne al fascicolo.

  1. Lettera; 1c.; ds, r; con notazioni ms (a matita, non decifrate); 295x205 mm; 17 righe; lingua: tedesco; intestazione: «Zürich, den 8. August 1944 St»; mittente: «EUROPA VERLAG ZUERICH / i. V. Dr. Emil Oprecht»; destinatario: «Abteilung für Presse und Funkspruch / im Armeestab, Sektion Buchandel / Herrn Herbert Lang / Bern / FELDPOST 17»; contenuto: invio di due esemplari di La guerra a Milano con richiesta di autorizzazione alla stampa in Svizzera.
  2. Lettera; 1c.; ds, r; con firma autografa in inchiostro nero su timbro in inchiostro rosso: «Abt. für Presse und Funkspruch / Sektion Buchandel / Der Chef:» (a matita, in basso a sinistra: «Lattes»); 150x210 mm; 17 righe; lingua: tedesco; carta protocollare dell’esercito svizzero; intestazione: «Sektion Buchhandel 62 / Ba / Bern, den 9.8.44 / Feldpost 17.»; mittente: «i. V: Be[…] (firma non leggibile), su timbro «Herbert Lang»; destinatario: «An die Europa Verlag A.-G. / Herrn Dr. E. Oprecht, / Z ü r i c h / Rämistrasse 5»; contenuto: attestazione di ricevimento di La guerra a Milano di Franco Fortini; trattandosi di un lavoro di un militare internato italiano è richiesto se la stampa è stata autorizzata dalla Eidgenössische Fremdenpolizei.
  3. Lettera; 1c.; ds, r; 295x205 mm; 22 righe; lingua: tedesco; intestazione: «Zürich, den 15. August 1944. / Dr. O / JB»; mittente: «EUROPA VERLAG ZÜRICH / Dr. Emil Oprecht»; destinatario: «Abteilung für Presse und / Funkspruch im Armeestab, / Sektion Buchhandel, / Herrn Herbert Lang, / Feldpost 17. // Sehr geeherter Herr Lang»; contenuto: invio di informazioni sul manoscritto La guerra a Milano e sull’autore: il manoscritto è stato consegnato alla casa editrice da Ignazio Silone; l’autore secondo le informazioni della casa editrice non risiede più in Svizzera; impegno dell’editore ad informarsi presso Silone e a fare richiesta alla Fremdenpolizei per l’autorizzazione alla pubblicazione, nel caso in cui Fortini si trovasse ancora in Svizzera.
  4. Lettera; 1c., ds, r; 295x205 mm; 26 righe; lingua: tedesco; intestazione: «Zürich, den 15. August 1944. / Dr. O / JB»; mittente: «EUROPA VERLAG ZÜRICH / Dr. Emil Oprecht»; destinatario: «Abteilung für Presse und / Funkspruch im Armeestab, / Sektion Buchhandel, / Herrn Herbert Lang, / Feldpost 17. // Sehr geeherter Herr Lang»; contenuto: il testo è identico a quello del documento n. 2, tranne che per l’aggiunta di una nota nella quale Emil Oprecht richiede uno dei due esemplari che ha mandato al Signor Lang.
  5. Lettera; 1c., ms, r; con firma autografa in inchiostro nero su timbro rosso: «Abt. für Presse und Funkspruch / Sektion Buchhandel / Der Chef:»; 150x210 mm; 20 righe; lingua: tedesco; carta protocollare dell’esercito svizzero; intestazione: «Sektion Buchhandel. / Bern, den 17. 8. 44. / Feldpost 17.»; mittente: «Herbert Lang»; destinatario: «An die Europa Verlag A.-G. / Herrn Dr. E. Oprecht, / Z ü r i c h / Rämistrasse 5. / Betrifft Franco FORTINI: «La guerra a Milano»»; contenuto: richiesta di informazioni sull’autore de La guerra a Milano; si afferma che apparentemente dovrebbe trattarsi di un ufficiale italiano internato, in tal caso dovrebbe venir contattata la Fremdenpolizei.
  6. Lettera; 1c., ds, r; 295x205 mm; 29 righe; lingua: tedesco; intestazione: «Zürich, den 22. August 1944 / O/ St»; mittente: «EUROPA VERLAG ZÜRICH / Dr. Emil Oprecht»; destinatario: «Abteilung für Presse und Funkspruch / im Armeestab, Sektion Buchandel / Herrn Herbert Lang / Bern / FELDPOST 17»; contenuto: «Sehr geehrter Herr Lang, / wir kommen zurück auf Ihre Zuschrift vom 17. August in der Angele/genheit: / FRANCO FORTINI, "La guerra a Milano" / Wir konnten inzwischen abklären, wer der Verfasser ist. Es han/delt sich um einen Dr. Franco Lattes, der sich zurzeit im Arbeits/lager Birmensdorf befindet. Wir haben nun Herrn Dr. Lattes gebe/ten, über seine Lagerleitung bei der Fremdenpolizei ein Gesuch um / Arbeitserlaubnis zur Veröffentlichung dieses Manuskripts einzurei/chen. Wir unsererseits haben das eine Manuskript direkt an die Eid/genössische Fremdenpolizei, Emigrantenbüro, geschickt und von uns / aus den Antrag gestellt. Wir nehmen an, dass sich die Fremdenpoli/zei mit Ihnen in Verbidung setzten wird und wären froh, wenn Sie / ihr empfehlen könnten, uns bezw. dem Autor die Erlaubnis zur Ver/öffentlichung zu erteilen. / Im übrigen bitten wir Sie, uns das zweite, noch bei Ihnen befind/liche Manuskript recht bald zurückzuschicken, damit wir es bei / uns bearbeiten und einem Uebersetzer übergeben können. Wir danken / Ihnen und zeichnen / mit vorzüglicher Hochachtung / EUROPA VERLAG ZUERICH / Dr. Emil Oprecht».
  7. Lettera; 1c.; ds, r; 150x210 mm; firma autografa in inchiostro nero su timbro rosso: «Abt. für Presse und Funkspruch / Sektion Buchhandel / Der Chef:»; 17 righe; lingua: tedesco; carta protocollare dell’esercito svizzero; intestazione: «Sektion Buchhandel / 61 / Ba / Bern, den 31.8.44.»; mittente: «Herbert Lang»; destinatario: «An die Europa Verlag A.-G. / Herrn Dr. E. Oprecht, / Zürich Rämistrasse 5.»; contenuto: riconsegna de La guerra a Milano, in attesa del referto del secondo esperto, si annuncia il successivo invio del secondo manoscritto alla Fremdenpolizei.