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philosophische fakultät

 

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Alessandro Manzoni, I Promessi Sposi (1821-1827), edizione critica diretta da Dante Isella, Milano, Casa del Manzoni, 2006-

Dante Isella (1922-2007)

 

Scheda a cura di Mattia Bertoldi

L’impegno accademico di Dante Isella ha segnato indelebilmente gli studi di italianistica a Zurigo negli anni ’70 e ’80. Filologo e critico letterario di grande fama, Isella approdò al Politecnico federale nel 1972, mantenendo contemporaneamente la cattedra di Letteratura italiana all’Università di Pavia. Nel 1977, complice la promozione al titolo di professore ordinario, abbandona la sede italiana per concentrarsi sugli studi in terra elvetica. Non fu la sua prima volta in Svizzera: negli anni 1944-45 Isella seguì le lezioni di Gianfranco Contini a Friborgo, lasciandosi conquistare dalle nozioni stilistiche e variantistiche apprese dall’allora professore. Un prezioso insegnamento messo immediatamente a frutto in occasione della sua tesi di laurea intitolata La lingua e lo stile di Carlo Dossi (1947) e pubblicata nel 1958 da Ricciardi.

Il lavoro del giovane Isella fu un primo passo verso quello che si rivelerà essere il cuore dei suoi studi e delle sue ricerche: la storia letteraria (prosastica e lirica) della cosiddetta Scuola Lombarda tra Quattrocento e Novecento, una corrente culturale madre di numerosi capolavori (Il giorno di Giuseppe Parini, I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni…). Come scrivono Pietro De Marchi e Guido Pedrojetta, infatti, riprendendo le parole del maestro Contini rivolte a Carlo Salvioni, «al cuore del suo mestiere è la filologia lombarda»[1]. La sua fu un’imponente e minuziosa opera di ricerca storico-filologica che trovò forte slancio nel periodo zurighese, nonostante la lontananza dalla patria italica. Lo testimoniano le numerose opere pubblicate negli anni ’70 e ‘80, tra le quali ricordo solo alcune importanti edizioni critiche: Poesie di Carlo Porta [2], Le Odi di Giuseppe Parini [3], gli Amori e le Goccie d’inchiostro di Carlo Dossi [4], i Mottetti di Eugenio Montale (e la successiva edizione accresciuta) [5] e Ore di città di Delio Tessa [6]. Non mancano saggi ed edizioni dedicati ad altri poeti, in primis Sereni, ai grandi romanzieri (Carlo Emilio Gadda [7] , ma anche Vittorini o Fenoglio), e naturalmente ai classici della letteratura italiana (come confermano gli scritti su Dante Alighieri e Torquato Tasso[8], Ugo Foscolo [9] e Francesco De Sanctis [10]). La sua ultima fatica a vedere la luce è stata, in qualità di direttore di un'équipe di lavoro, la preziosa edizione del Fermo e Lucia, che costituisce il primo volume dell’edizione critica dei Promessi Sposi del 1827.

Dante Isella lasciò Zurigo nel 1988, anno dell’addio ad una cattedra definita recentemente da lui stesso in questi termini: «prestigiosa, in grado di attirare in quegli anni numerosi uditori. Al Politecnico, insomma, ho passato un bel periodo» [11].

In conclusione Dante Isella, sull’arco dei tre lustri zurighesi, ha stabilizzato e consolidato quella tradizione filologica elvetica inaugurata da Contini, a Friborgo, negli anni ’40. Forse, senza il suo contributo, non sarebbero stati elaborati i numerosi scritti e saggi di natura variantistica e filologica che hanno segnato culturalmente gli ultimi anni del ventesimo secolo in tutta la Svizzera.

Note al testo

1. DE MARCHI, Pietro e PEDROIETTA, Guido, I libri di Dante Isella, Milano, Scheiwiller, 1993.
2. PORTA, Carlo, Poesie, a cura di Dante Isella, Milano, Mondadori, 1975.
3. PARINI, Giuseppe, Le Odi, ed. critica a cura di Dante Isella, Milano-Napoli, Ricciardi, 1975.
4. DOSSI, Carlo, Amori, a cura di Dante Isella, Milano, Adelphi, 1977 e, rispettivamente, DOSSI, Carlo, Goccie d’inchiostro, a cura di Dante Isella, Milano, Adelphi, 1979, a cui si aggiunga almeno la menzione delle Note azzurre (Adelphi 1964).
5. MONTALE, Eugenio, Mottetti, a cura di Dante Isella, Milano, Il Saggiatore, 1980 e, rispettivamente, MONTALE, Eugenio, Mottetti, a cura di Dante Isella, nuova edizione accresciuta, Milano, Il Saggiatore, 1982.
6. TESSA, Delio, Ore di città, a cura di Dante Isella, Milano, Scheiwiller, 1984.
7. Oltre all'edizione delle Opere diretta per Garzanti si veda anche GADDA, Carlo Emilio, Il tempo e le opere. Saggi, note e divagazioni, a cura di Dante Isella, Milano, Adelphi, 1982.
8. ISELLA, Dante, Le carte mescolate. Esperienze di filologia d’autore, Padova, Liviana, 1987.
9. ISELLA, Dante, I Lombardi in rivolta. Da Carlo Maria Maggi a Carlo Emilio Gadda, Torino, Einaudi, 1984.
10. ISELLA, Dante, Introduzione al convegno, in Per Francesco de Sanctis: nel centenario della morte, Politecnico di Zurigo, atti del convegno di studi, 2 dicembre 1983, Bellinzona, Casagrande, 1985.
11. MANCINO, Michele, L’elogio della lentezza di Dante Isella, in <http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=69112>, [2 aprile 2007].